Surrogazione di maternità in Ucraina

L’Ucraina consente la surrogazione di maternità alle coppie eterosessuali sposate e a condizione che utilizzino il 50% del patrimonio genetico della coppia. Anche in questo Paese le agenzie programmano e monitorano tutta la procedura medica. Trovano la gestante e provvedono al pagamento di tutte le somme necessarie compreso il suo compenso. Si servono di centri clinici specializzati per eventuali donatori di sperma o donatrici di ovuli, che devono essere diverse dalla surrogata.

La rinuncia ai diritti sul neonato da parte della portatrice può essere formalizzata davanti a un notaio solo dopo il parto ma è in genere stabilita nel contratto sottoscritto prima di dare inizio alla procedura. Come abbiamo detto per la Russia è preferibile conoscere la gestante prima di sottoscrivere il contratto con lei. In questo modo sarà possibile verificare di persona che la sua sia una scelta libera da condizionamenti.

Perché i genitori possano rientrare in Italia con il neonato bisogna ottenere dal consolato un documento provvisorio di viaggio esibendo il certificato di nascita. Questo ha come conseguenza inevitabile la segnalazione all’autorità italiana (Procura della Repubblica) del sospetto di maternità surrogata che comporta l’apertura di un procedimento penale a carico di entrambi i genitori.
La segnalazione è indirizzata inoltre allo Stato Civile, cui pure il consolato trasmette il certificato di nascita, e al Tribunale per i Minorenni.

Come abbiamo detto il consolato, per effettuare la segnalazione, trasmette il certificato allo Stato Civile di residenza dei genitori, ma l’Ucraina ha sottoscritto la Convenzione dell’Aja del 1961 quindi è possibile chiedere anche l’apostille del certificato di nascita. In questo modo il certificato apostillato e tradotto potrà essere consegnato direttamente allo Stato Civile del proprio comune di residenza al rientro in Italia.