Maternità surrogata in Russia

La Russia consente la maternità surrogata solo per le coppie etero e per le donne single. Le agenzie programmano e monitorano la procedura medica. Trovano la gestante e provvedono al pagamento di tutte le somme necessarie compreso il compenso per la portatrice. Si servono di centri clinici specializzati per eventuali donatori di sperma o donatrici di ovuli, che devono essere diverse dalla surrogata.

La rinuncia ai diritti sul neonato da parte della portatrice in genere è stabilita nel contratto sottoscritto prima di dare inizio alla procedura, ma deve essere formalizzata dopo il parto.

È consigliabile chiedere formalmente all’agenzia, prima della firma del contratto, di conoscere la futura gestante: è la sola garanzia per verificare che la sua scelta sia libera.

La trasmissione del certificato di nascita allo Stato Civile è compito del consolato del Paese dei genitori biologici che deve inoltre rilasciare un documento provvisorio per consentire al neonato di rientrare in Italia con loro.

Come per l’Ucraina, la necessità di esibire il certificato di nascita del bambino al consolato ha come conseguenza inevitabile la segnalazione all’autorità italiana – Procura, Stato Civile e Tribunale per i Minorenni – del sospetto di maternità surrogata che comporta l’apertura di un procedimento penale a carico di entrambi i genitori.